L’Oic al convegno “La cura dell’anziano alla prova della pandemia”

La Fondazione Oic Onlus ha portato la sua esperienza di accoglienza, cura e innovazione al convegno “La cura dell’anziano alla prova della pandemia” che si è tenuto venerdì 29 aprile dalle 9 alle 17 a Roma presso l’Hub LVenture (via Marsala 29/H, Stazione Termini).

Un convegno importante, organizzato da Fondazione Alberto Sordi e patrocinato dall’Assessorato alle politiche sociali e alla salute Roma Capitale e dall’Associazione Italiana Fondazioni e Enti Filantropici (Assifero).

Il direttore generale Oic Fabio Toso, tra i relatori della Sessione plenaria di apertura dell’incontro, ha raccontato come all’interno dei centri residenziali, durante la pandemia, gli ospiti non solo sono stati prontamente protetti dal virus ma è stata posta attenzione al loro benessere emotivo sicuramente provato dalle norme messe in campo dal governo per arginare i rischi della pandemia.

La pandemia è stato un evento nuovo e inaspettato che ha saputo mettere in circolo nuove energie e rinnovare l’approccio alla cura degli ospiti.

La tecnologia è entrata velocemente nelle residenze per anziani aprendo nuove modalità  di relazioni non so tra gli ospiti e i loro familiari ma anche con tutto il mondo esterno. Si sono, per esempio, attivate modalità da remoto di visite guidate alle città d’arte, attività motoria in rete e collegamenti con musei e luoghi della cultura.

Dopo la sessione plenaria di apertura moderata da Francesco Maria Avitto (Direttore Editoriale Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sociale) a cui sono intervenuti anche il prof. Riccardo Prandini ed Elisabetta Elio (Fondazione Ciccarelli).

Sono seguite sessioni plenarie per approfondire i temi: “Abitare la cura”, “Personalizzare le cure: fra innovazione sociale e territorializzazione”, “Prendersi cura di chi cura: La formazione e la tutela delle professioni socio-sanitarie”.

Inoltre è stato presentato il documento “La cura dell’anziano fragile alla prova della pandemia” firmato da Riccardo Prandini (Professore Ordinario in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Alma Mater Università di Bologna) ed Elena Macchioni (Ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Diparti­mento di Scienze Politiche e Sociali, Alma Mater Università di Bologna).