“Da 1 a 90”, l’associazione V.a.d.a. cerca nuovi volontari

“Da 1 a 90”, conoscersi per agire. Sabato 20 gennaio alle 10 nella residenza Giubileo di via Gemona 8 alla Mandria (Padova) andrà in scena l’incontro organizzato dall’Associazione V.a.d.A. Civitas Vitae per raccogliere nuove adesioni al progetto dell’organizzazione non profit di volontariato dedicata a migliorare le vite delle persone vulnerabili. Il programma prevede l’accoglienza alle ore 9.30, la tombola alle ore 10, i saluti istituzionali alle 11, la presentazione ufficiale dell’attività dell’organizzazione alle 11.15, la visita del parco alle 12.

Breve storia di V.a.d.a

Nel 1992 a Padova presso la residenza Nazareth dell’Opera Immacolata Concezione – Via Nazareth si incominciò ad organizzare il primo gruppo di volontari per aiutare gli ospiti.
L’anno successivo si iniziò a fare la stessa cosa presso la residenza Santa Chiara che era sorta, sempre per iniziativa dell’Opera Immacolata Concezione, in località Mandria.
Nel 1996 l’associazione si diede uno statuto ed un Regolamento redatto a avvalorato presso un notaio.
E così il Nazareth e Santa Chiara proseguirono insieme sino al 2001, anno in cui optarono per l’indipendenza aggiungendo V.A.d.A. (Volontari Amici degli Anziani) al nome del complesso in cui operavano: V.A.d.A. Civitas Vitae (Mandria) – V.A.d.A. Nazareth (via Nazareth – Padova).

Gli associati

Attualmente gli associati sono circa cento, di età diversa, differente titolo di studio e condizione professionale. Ci sono giovani, pensionati, casalinghe e persone ancora inserite nel mondo del lavoro.
Ciascuno ha intrapreso la strada del volontariato con motivazioni ed esperienze varie. Ognuno garantisce la propria presenza in base alla personale disponibilità di tempo, tenendo conto degli impegni e delle esigenze proprie e della famiglia.

Chi aiutiamo

Il Centro Residenziale dell’Opera Immacolata Concezione presso il quale svolgiamo la nostra opera accoglie anziani autosufficienti e non autosufficienti. Queste persone necessitano di compagnia, hanno bisogno di parlare, di sentirsi ascoltate, di esprimere i propri bisogni, di rivivere i propri ricordi, di sentirsi attive e protagoniste, di superare anche qualche momento di solitudine e (perché no?) di divertirsi e passare il tempo in maniera piacevole.

Essere volontario con l’anziano

Volontario è colui che dedica il proprio tempo in maniera gratuita all’altro, con l’obiettivo di creare e promuovere relazioni di aiuto volte a migliorare la qualità di vita della persona, nel nostro caso l’anziano.

Per essere volontari non bisogna aver acquisito particolari conoscenze e professionalità, si tratta di possedere e coltivare alcuni valori e caratteristiche quali: 

  • la solidarietà e la condivisione: essere solidali significa andare verso l’altro nel tentativo di aiutarlo, costruendo una relazione in cui il volontario condivide con l’altro sé stesso e le proprie esperienze;
  • l’interesse e l’attenzione verso l’altro nel rispetto dell’integrità della persona, nella valorizzazione e nel riconoscimento dei suoi bisogni e desideri;
  • la capacità di ascoltare: il volontario accoglie l’altro ascoltando con pazienza e tranquillità, anche quando l’anziano ripete le stesse cose o non si esprime affatto, chiudendosi in lunghi silenzi difficili da interpretare;
  • la continuità nel tempo, fondamentale per consentire all’anziano di affezionarsi al volontario e costruire con lui un rapporto di fiducia;
  • la determinazione ed il coraggio per intraprendere la strada del volontariato, l’impegno e la responsabilità nel continuare a percorrere quella stessa strada;
  • la reciprocità: nel dare se stesso all’altro il volontario riceve un profondo arricchimento interiore che lo fa sentire bene;
  • la collaborazione: con tutte le figure professionali in un’ottica di complementarietà, dove l’apporto di ciascuno è volto ad incrementare la qualità di vita della persona anziana;
  • la progettualità: relazionandosi costantemente con l’anziano il volontario ne riconosce i bisogni e può quindi suggerire idee e attività atte a soddisfarli.

Che cosa può fare il volontariato

Attualmente i volontari che operano in struttura si dedicano a diversi servizi:

  • Vicinanza ad una persona: facciamo compagnia all’anziano, gli parliamo, lo ascoltiamo, lo portiamo all’aperto a fare una passeggiata;
  • Relazione d’aiuto: con gli anziani ospiti delle residenza “Airone” e con i familiari degli ospiti del reparto “Stati vegetativi” della Struttura Paolo VI;
  • Servizio religioso: per l’anziano la S. Messa è una pratica che ha caratterizzato la sua vita ed è quindi importante permettergli di mantenere le proprie abitudini. Per questo alcuni di noi volontari si dedicano ad accompagnare gli anziani alla S. Messa, quotidianamente celebrata nella chiesa del centro residenziale;
  • Attività in collaborazione con il servizio socio-educativo: tra noi volontari c’è chi aiuta gli educatori animatori nella realizzazione di attività come la tombola, la proiezione di film, nel laboratorio di pittura, nel laboratorio di ago e filo, di erboristeria, nel laboratorio di informatica (si aiutano gli anziani a comunicare attraverso la posta elettronica con parenti e amici lontani);
  • Stage: attualmente la nostra associazione, attraverso la formula dello stage e in ottemperanza alla normativa che disciplina le convenzioni scuola-azienda, realizza esperienze di conoscenza della realtà del mondo del volontariato per gli alunni degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado;
  • Autoformazione: incontri con scambio di esperienze;
  • Formazione: incontri con la presenza di relatori.