Pet therapy per gli ospiti con demenza e Alzheimer: il nuovo progetto della Fondazione OIC Onlus

Padova, Aprile 2025 – La Fondazione OIC Onlus è entusiasta di annunciare l’avvio di un progetto innovativo di Pet Therapy, sviluppato in collaborazione con l’associazione Dog4Life ETS, impegnata da anni in interventi assistiti con gli animali in strutture per anziani, persone con disabilità e scuole. 

Questo progetto è pensato per migliorare la qualità della vita degli ospiti della Fondazione, in particolare quelli affetti da demenza e Alzheimer, attraverso l’interazione con gli amici a quattro zampe, coadiuvati da professionisti altamente formati.

L’iniziativa nasce da un’idea di Alessandra Papaleo, referente per i progetti di Pet Therapy della Fondazione OIC e il Dott. Dal Mutto, direttore della Residenza OIC Giubileo. 

Papaleo, che ha ottenuto una formazione specifica per gestire attività di Pet Therapy, ha proposto l’idea per un gruppo di anziani ospiti della Fondazione che risiedono nel nucleo protetto “Borgo Nuovi Passi” che ospita persone affette da demenza e Alzheimer.

“Abbiamo accolto con grande entusiasmo questa iniziativa che porta un nuovo valore aggiunto all’offerta assistenziale dei nostri ospiti,” ha dichiarato il Dott. Dal Mutto. “La Pet Therapy si inserisce perfettamente all’interno del nostro approccio integrato e multidisciplinare alla cura della demenza. I benefici psicologici e comportamentali che gli animali apportano agli anziani sono evidenti, e il coinvolgimento di Alessandra Papaleo e Dog4Life ETS è stato fondamentale per l’avvio di questo progetto, che offrirà ai nostri ospiti una nuova opportunità per migliorare il loro benessere emotivo e fisico.”

Il programma prevede dieci incontri settimanali, a partire da giovedì 17 aprile 2025, nei quali 18-20 anziani della Fondazione interagiranno con due cani appositamente addestrati per questa tipologia di attività, sotto la guida esperta di coadiutori formati da Dog4Life ETS. 

L’obiettivo principale è ridurre ansia e apatia, stimolare le funzioni cognitive come memoria, attenzione e linguaggio, e favorire la socializzazione tra gli ospiti, creando un ambiente più ricco e sereno. 

“L’interazione con gli animali è un potente strumento che stimola emozioni positive, contribuendo a ridurre ansia e apatia nei pazienti affetti da demenza e Alzheimer – commenta Alessandra Papaleo – Sono convinta che questa iniziativa non solo migliorerà la qualità della vita degli ospiti, ma favorirà anche una maggiore interazione sociale, fondamentale per il loro benessere generale.”

Gli incontri si terranno nel Nucleo Protetto “Borgo Nuovi Passi” della Fondazione OIC presso la residenza Giubileo, un ambiente protetto dove gli anziani possono vivere esperienze significative, stimolanti e sicure in un ambiente fatto di spazi che in ogni angolo metto in campo la gentle care. 

Ogni incontro sarà focalizzato sull’interazione emotiva e sulla connessione tra gli ospiti e gli animali, contribuendo a migliorare il loro stato di benessere generale. Il progetto prevede anche il coinvolgimento dei familiari, che parteciperanno all’incontro finale, dove saranno condivisi i risultati e le emozioni vissute durante il percorso. Questo incontro sarà un’opportunità per sensibilizzare e coinvolgere la comunità nella promozione di modelli innovativi di cura.

“La Pet Therapy è una delle tante iniziative che la Fondazione ha messo in atto per migliorare la qualità della vita dei suoi ospiti, creando opportunità di benessere fisico ed emotivo,” ha dichiarato il dott. Fabio Toso, Direttore Generale della Fondazione OIC Onlus. “La collaborazione tra Dog4Life ETS e il nostro team medico-sanitario e psicologico, testimoniano l’importanza dell’approccio multidisciplinare che caratterizza da sempre i nostri servizi per i più fragili.”

Questo progetto rappresenta un ulteriore tassello che Fondazione OIC mette in campo per la presa in carico olistica dei suoi ospiti fragili e in linea con la sua missione che da settant’anni adotta soluzioni innovative che rispondono in modo integrato ai bisogni delle persone con l’obiettivo di migliorare non solo il loro benessere fisico ma anche il loro qualità della vita.

Un altro passo importante verso un modello assistenziale che valorizza la cura, la connessione umana e il legame affettivo nella celebrazione della straordinarietà del dono della vita in ogni condizione, nessuno escluso.

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