Alzheimer. I risultati del progetto Oic: “Lenti della mente”

In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, che si celebra il 21 settembre, la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus presenta i risultati del progetto “Lenti della mente: come mantenere le abilità cognitive dell’anzianoavviato, durante i mesi più duri della pandemia Covid, all’interno del Residence Airone del Civitas Vitae Angelo Ferro di Padova (quartiere Mandria). 

Lenti della Mente è stato avviato nell’ambito del progetto, finanziato da Regione Veneto, “L’anziano generativo: relazioni intra intergenerazionali, tecnologia, supporto e assistenza familiare” dedicato alla longevità attiva, ha scelto di sostenere gli anziani nel mantenimento delle loro risorse cognitive attraverso l’uso di occhiali con lenti prismatiche “Mindlenses Professional”.

A CHI SI RIVOLGE IL PROGETTO

Attualmente utilizzato nella pratica clinica in modalità trasversale e rivolto

nella Civitas Vitae Angelo Ferro di Padova (quartiere Mandria):

  • agli ospiti autosufficienti del Residence Airone;
  • ai pazienti ricoverati nell’Unità riabilitativa territoriale (URT);
  • ad alcuni ospiti non autosufficienti della residenza Santa Chiara.

Nella Civitas Vitae Nazareth nell’omonima via in centro città agli utenti del centro diurno “Nuovi Passi”. 

IN COSA CONSISTE IL TRATTAMENTO E CHE BENEFICI SI OTTENGONO

Il trattamento è costituito da un protocollo di 10 sessioni per ciascun partecipante, della durata di 10-15 minuti, basate sulla tecnica di neuromodulazione non invasiva attraverso l’uso di serious games e dell’adattamento prismatico agendo su funzioni cognitive di più alto livello. In particolare, la deviazione del campo visivo indotta dalle lenti prismatiche induce un “errore percettivo”: uno stimolo targhet (quadratino nero) si sposta da un campo all’altro del monitor, il paziente è invitato a seguirlo con un esercizio di pointing (puntare) percependo la sua posizione leggermente deviata verso destra o verso sinistra a seconda della deviazione impostata dalle lenti. Questo semplice esercizio attiva specifiche aree del cervello deputate alla calibrazione e ricalibrazione del sistema visivo al fine di correggere l’errore percettivo. Tale processo genera un boosting (potenziamento) della plasticità cerebrale. L’obiettivo di questo progetto è quello di mantenere, attraverso l’uso del dispositivo, le abilità residue  negli anziani con iniziale perdita delle funzioni cognitive e riabilitare funzioni compromesse nei pazienti affetti da danni del sistema nervoso centrale ancora trattabili. I training si sono rivelati preziosi nel fornire ai partecipanti momenti non solo di attività, ma anche di sfida identificandosi con un compito molto più motivante e coinvolgente rispetto ai metodi tradizionali. Questi elementi insieme alla percezione di non sentirsi abbandonati hanno permesso ai vari partecipanti di sviluppare maggiore resilienza di fronte ad un’esperienza tanto traumatica come quella pandemica.

«Il progetto Lenti della mente – spiega la dott.ssa Michela Fernanda Rigon, direttore sanitario Oic – è stato sviluppato dalla Fondazione Oic nel centro diurno con l’obiettivo di integrarlo in un secondo momento anche all’interno dei nuclei protetti “Nuovi Passi” dedicati a persone con demenza. Anche alla luce dei  primi dati, su un campione di 47 persone affette da demenza, raccolti  e analizzati con l’azienda titolare del dispositivo, la Restorative Neurotechnologies di Palermo, più che incoraggianti : si osservano miglioramenti delle performance in tutte le aree indagate nelle fasi pre e post trattamento».

COSA SONO I NUCLEI NUOVI PASSI OIC?

«I nuclei “Nuovi Passi” Oic – spiega Fabio Toso, direttore generale Oic – sono ambienti che offrono spazi appositamente pensati per le persone con deterioramento cognitivo. Spazi pensati per ridurre le difficoltà di interazione tra l’ambiente e la persona. In questi anni la Fondazione Oic ha realizzato 6 Nuclei residenziali “Nuovi Passi” e un Centro Diurno “Nuovi Passi”. Al momento in totale nei sei nuclei ospitiamo più di 190 persone con demenza. Possiamo dire che questi ospiti sono circa il 12% del totale delle persone che vivono nei nostri 13 centri servizi distribuiti su tutto il territorio veneto ma anche lombardo e del Friuli-Venezia-Giulia. Per il futuro il nostro obiettivo è quello di raddoppiare i nuclei Nuovi Passi del complesso Giubileo del Civitas Vitae Angelo Ferro e di Carmignano di Brenta con un aumento totale di circa 50 posti».

Quelli dei Nuovi Passi sono ambienti sì protetti ma non chiusi. Questo significa intervenire in particolar modo nella quotidianità, infatti la qualità di vita passa dal significato che assumono i gesti di ogni giorno. Ciò che conta non è il risultato dell’attività bensì il piacere di prenderne parte, anche se l’ospite non riesce a fare nulla ma si limita ad osservare. Infatti un’attività è valida se piace alla persona, se questa si diverte, sorride, comunica attraverso di essa.  

ATTUALMENTE LA FONDAZIONE OIC ONLUS METTE A DISPOSIZIONE DEL TERRITORIO:

  • un Centro Diurno “Nuovi passi” presso la Civitas Vitae Nazareth di Padova
  • sei Nuclei Residenziali “Nuovi passi” due a Padova presso il centri servizi Civitas Vitae Nazareth (Centro città) e Civitas Vitae Angelo Ferro (quartiere Mandria); uno alla Civitas Vitae Vedelago in Provincia di Treviso; 3 in Provincia di Vicenza nei Centri Servizio di Asiago, Mossano e Thiene.