Una mostra di quadri nella Residenza Giubileo: la nostra ospite Maria Antonia Zanon esporrà per tutto il mese di maggio

Venerdì 26 aprile si è svolta l’inaugurazione della mostra espositiva di una ventina di quadri tra i molti di proprietà della signora Maria Antonia Zanon, ospite della Residenza Giubileo di via Toblino. L’inaugurazione è andata in scena alle 16 nel salone del Pio XII con il classico taglio del nastro. Maria Antonia era molto emozionata, contenta di questa bella iniziativa. Erano presenti molti familiari in primis i tre figli Filippo, Alberto e Elisabetta.  Dopo il taglio del nastro Maria Antonia ha raccontato il suo percorso artistico, ha indicato i quadri che secondo lei meglio hanno espresso il suo stato d’animo e ha risposto a qualche domanda che alcuni ospiti della struttura le hanno fatto, tipo quale è stata la tecnica usata, quale è il quadro a cui lei si sente particolarmente affezionata, ecc.
Tutto si è concluso con pasticcini e caffè per tutti i presenti. I quadri saranno esposti per tutto il mese di maggio nel salone della residenza. 

Maria Antonia Zanon nasce a Padova nel 1938. Sin da giovanissima si approccia alla pittura, alla poesia e allo studio del pianoforte senza trascurare gli onerosi impegni scolastici del collegio. In età adulta, nonostante l’attività commerciale e il grande impegno che una famiglia numerosa richiede, riesce a dedicarsi alla pittura approfondendo varie tecniche come china e acquerello, fino ad arrivare alle grandi tele a olio che ritraggono paesaggi visti e immaginati, che diventano specchio di stati d’animo e proiezioni di gioie e inquietudini. Ha pubblicato un primo libro di poesie dal titolo “Sono analfabeta nell’amore”, ed. Del Noce e un secondo “Gocce” ed. Tracce, ottenendo buone critiche come finalista al premio letterario “Nuove scrittrici 2003” nella sezione poesia.  Ha partecipato a svariate mostre collettive ed estemporanee tra Padova e Venezia, tra cui quella del 1999, una mostra personale presso le Scuderie del palazzo Moroni della città di Padova”