Goel Bio vince il Premio “Angelo Ferro” 2025 per l’innovazione sociale in contesti difficili.

Padova, 11 giugno 2025 – È la cooperativa agricola Goel Bio di Siderno (Reggio Calabria) la vincitrice della nona edizione del Premio Angelo Ferro, prestigioso riconoscimento nazionale promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Fondazione Emanuela Zancan Onlus, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e il patrocinio di CSVnet, Acri e Forum Terzo Settore.

La cerimonia di premiazione si è svolta nella storica cornice del Palazzo del Bo dell’Università di Padova, alla presenza del presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, che ha proclamato il vincitore. Presenti anche Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo; Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cariparo; Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Zancan; Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore; Chiara Tommasini, presidente di CSVnet; e la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli.

La cooperativa Goel Bio, fondata oltre vent’anni fa, ha ricevuto il riconoscimento per il suo impegno esemplare nell’economia sociale e nella promozione della legalità in territori difficili. Dal 2009, la cooperativa ha aggregato aziende agricole che si sono ribellate alla ‘ndrangheta, dando vita a una filiera produttiva biologica, etica e trasparente. Un modello che ha saputo coniugare risultati economici concreti, valorizzazione delle tipicità locali e inclusione lavorativa di persone svantaggiate, attuando il primo protocollo etico di verifica antimafia in Italia e garantendo un prezzo equo ai produttori di agrumi.

La giuria ha motivato la scelta con queste parole:

«La loro esperienza mostra come sia possibile innovare nell’economia sociale in contesti non facili, mettendo alla prova le capacità imprenditoriali e le filiere produttive e distributive. Nella produzione di biologico, capace di valorizzare le tipicità locali, sono riusciti a raggiungere importanti risultati economici includendo anche persone svantaggiate».

Goel Bio si è aggiudicata un premio di 10.000 euro. A ciascuno degli altri quattro finalisti sono stati assegnati 2.500 euro:

•          l’associazione di promozione sociale Anako di Lesignano (PR),

•          l’Odv Donatori di Coccole di Salsomaggiore (PR),

•          l’Aps Fermenti Lattici di Lecce,

•          la cooperativa sociale Lazzarelle di Napoli.

L’edizione 2025 ha visto la partecipazione di ben 246 candidature da tutta Italia, confermando il valore nazionale del Premio “Angelo Ferro” nel promuovere e valorizzare esperienze di riscatto sociale, innovazione e coraggio imprenditoriale al servizio del bene comune.

Il Premio è intitolato alla memoria del prof. Angelo Ferro, economista, filantropo e figura ispiratrice per il mondo del welfare italiano, nonché fondatore della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus. Con la sua visione pionieristica, ha saputo immaginare un sistema di cura incentrato sulla dignità della persona, anticipando modelli di welfare generativo capaci di tenere insieme innovazione, solidarietà e radicamento nel territorio. Ancora oggi, la Fondazione OIC porta avanti la sua eredità promuovendo comunità inclusive e servizi avanzati per le persone più fragili, nel segno della responsabilità sociale e della coesione.

Durante la cerimonia, il Presidente della Fondazione OIC Onlus, Andrea Cavagnis, in qualità di giurato e nipote del fondatore, ha dichiarato:


«Il Premio Angelo Ferro non è solo un riconoscimento, ma un messaggio potente: esistono realtà capaci di trasformare il disagio in risorsa, la marginalità in valore. Goel Bio incarna quella visione di welfare generativo che mio zio, Angelo Ferro, ha sempre promosso: un welfare che non si limita ad assistere, ma che crea futuro e dignità, soprattutto nei luoghi più fragili del nostro Paese».

Il riconoscimento conferito a Goel Bio rappresenta un concreto proseguimento della missione di Angelo Ferro: costruire un’Italia più giusta, dove anche nei contesti più complessi si possa generare speranza, lavoro e legalità attraverso modelli innovativi e sostenibili.

Articolo di: Eleonora Passarella