Un nuovo record per l’OIC: Giuseppe Ballestrin compie 100 anni ed entra nel Club Over 100 della Fondazione.

Cent’anni non sono solo un numero. Sono un secolo intero che pulsa in un cuore che accoglie ancora nuove emozioni, sono mani che hanno stretto quelle dei figli e dei nipoti, sono rughe che raccontano fatiche e speranze. Cent’anni sono il miracolo di una vita che resiste, che insegna, che continua a donarsi.

Venerdì 22 agosto alle ore 15.30 la comunità della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus – Civitas Vitae Vedelago si è raccolta in un abbraccio attorno a Giuseppe Ballestrin, celebrando con gratitudine il traguardo dei suoi 100 anni e il suo ingresso nel prestigioso Club Over 100 – Ricomincio da Zero della Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus.

Accanto alla sua numerosa e amorevole famiglia, il signor Giuseppe è stato festeggiato con gioia anche dagli Ospiti, dal personale e dai Volontari della Civitas Vitae Vedelago, che si sono stretti attorno a lui per rendere omaggio a questo straordinario traguardo. Alla cerimonia ha preso parte anche una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. La festa è stata animata dal Coro Le Vecchie Canzoni, accompagnato da due fisarmoniche, che hanno regalato melodie intrise di ricordi ed emozioni.

Una vita che attraversa un secolo…

Giuseppe nasce il 22 agosto 1925 tra le colline di Maser, figlio di Vittorio e Alba-Fortunata, in una numerosa famiglia contadina. Suo padre fu uno dei “ragazzi del ’99” impegnati sul Monte Grappa durante la Prima guerra mondiale. Da ragazzo affrontò la fatica dei campi e il pascolo delle pecore, mentre la sua salute fragile lasciava temere che non avrebbe superato i 40 anni. E invece Giuseppe ha saputo smentire ogni previsione, costruendo un cammino di vita lungo e ricco.

Lavoratore instancabile, ha conosciuto la miniera, il servizio militare tra gli alpini, l’emigrazione in Francia con la moglie Rosina – la sua compagna di sempre – e il ritorno in Italia per dare forma al sogno di una campagna tutta sua a Vedelago. Una vita di sacrifici e conquiste, coronata dall’amore per i figli, i nipoti e i pronipoti che oggi lo circondano con orgoglio.

Le passioni semplici hanno accompagnato i suoi giorni: l’artigianato del legno, il ciclismo, lo sci di fondo, le bocce, le carte e le passeggiate in montagna. Momenti che ancora oggi raccontano di un uomo capace di affrontare con sorriso e concretezza il passare del tempo, fedele al motto che lo ha guidato: “Tasi quel che te sé, magna quel che te ghe.”

L’ingresso nella comunità OIC: una nuova famiglia

Il 10 ottobre 2022 Giuseppe è stato accolto alla Civitas Vitae Vedelago, trovando in questa grande comunità una nuova famiglia che custodisce, accompagna e valorizza ogni ospite. Qui ha riscoperto il calore delle relazioni, il sostegno di professionisti qualificati e la presenza attenta dei volontari, che con gesti semplici e affettuosi trasformano le giornate in occasioni di serenità e incontro.

L’ingresso nel Club Over 100 – Ricomincio da Zero non è solo un traguardo anagrafico, ma il segno della missione più autentica dell’OIC: prendersi cura delle persone non come numeri o storie lontane, ma come custodi di memoria, di saggezza e di vita vissuta.

“La longevità – sottolinea Fabio Toso, Direttore Generale della Fondazione OIC Onlus – è la prova che prendersi cura con amore e competenza porta frutti concreti. I nostri grandi longevi non sono solo ospiti: sono parte di una famiglia che ogni giorno cresce insieme a loro. Il compleanno di Giuseppe è un dono per tutti noi, perché celebrare i suoi 100 anni significa riconoscere la forza della memoria, della resilienza e della vita che continua a rinnovarsi.”

“Festeggiare i 100 anni del signor Giuseppe – ha dichiarato la direttrice del Centro Servizi Civitas Vitae Vedelago, Caterina Cimegotto – è per noi motivo di profondo onore e riconoscenza. La sua energia e il suo carattere determinato lo rendono una presenza autentica e carismatica all’interno della nostra comunità. 

Giuseppe è entrato alla Civitas Vitae Vedelago il 10 ottobre 2022, conquistando il cuore del personale con il suo spirito libero, la sua semplicità e la sua grande umanità. Prendersi cura di una persona con un secolo di vita alle spalle significa accogliere una storia preziosa, fatta di esperienze, resilienza e valori. Questo è per noi un privilegio che viviamo ogni giorno con rispetto, dedizione e affetto.”

Longevità protagonista

Con Giuseppe, la Fondazione OIC ribadisce che la longevità è protagonista quando viene custodita e valorizzata. Ogni centenario che entra nel Club Over 100 diventa simbolo di un patrimonio umano e comunitario da proteggere e onorare, esempio luminoso per le nuove generazioni.

Perché la vita, quando arriva a cento anni, non è solo passato: è un dono che continua a insegnare, a unire, a far sperare.

Articolo di: Eleonora Passarella