Civitas Vitae Nazareth: 10 anni del Nucleo “Nuovi Passi”. Un pomeriggio di memoria, testimonianze e impegno per il futuro della cura.

Il 3 dicembre 2025, nella Sala Polivalente della Civitas Vitae Nazareth, la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus ha celebrato i 10 anni del Nucleo “Nuovi Passi” del centro servizi Nazareth: progetto nato nel 2015 e divenuto oggi un modello di riferimento per la presa in carico delle persone con disturbi neurocognitivi.

L’iniziativa ha offerto un’occasione preziosa per ripercorrere un decennio di evoluzione, ricordare la visione che ne ha guidato la nascita, confrontarsi sulle nuove sfide che attendono il settore e dare voce alle famiglie che ogni giorno vivono e hanno vissuto la fragilità cognitiva dei propri cari.

Un programma intenso e partecipato

Il pomeriggio si è aperto alle 15.30 con i saluti di benvenuto, per poi proseguire con gli interventi istituzionali e scientifici.

Il Dott. Fabio Toso, Direttore Generale della Fondazione OIC Onlus, ha offerto un quadro chiaro della missione della Fondazione come incubatore di innovazione tra trend demografici e sanitari che stanno incidendo in modo significativo sulla domanda assistenziale sottolineando, così, la necessità di continuare a investire su percorsi personalizzati, competenze e ambienti adeguati.

La Dott.ssa Monica Rapattoni, psicoterapeuta della Fondazione, ha descritto con sensibilità l’impatto delle patologie neurocognitive sulla vita dei caregiver e l’importanza di accompagnare le famiglie fin dai primi segnali di cambiamento, e che in questi 10 anni ha visto le équipes multidisciplinari affrontare sfide sempre più complesse.

La crescita del progetto Nuovi Passi

La Dott.ssa Michela Fernanda Rigon, Direttore Sanitario della Fondazione OIC, ha ripercorso le tappe principali della diffusione dei Nuclei e Borghi Nuovi Passi nelle residenze della Fondazione, realtà oggi capaci di accogliere e rispondere in modo capillare ai bisogni delle famiglie e delle persone fragili.

Due video – il racconto “10 anni di cammino insieme” e il contributo del Centro Diurno Nuovi Passi – hanno dato voce alle storie delle famiglie e dei professionisti, restituendo l’essenza quotidiana di un progetto che vive nella relazione.

I momenti emozionali, moderati dalla Dott.ssa Oriana Papa – psicoterapeuta di OIC –  hanno rappresentato l’apice di una condivisione intensa di comunità che diventa abbraccio attraverso parole autentiche, delicate e piene di riconoscenza per il sostegno ricevuto.

Presentazione dello Sportello Nuovi Passi

La Dott.ssa Alice Struglia, assistente sociale, ha illustrato il servizio gratuito dedicato all’orientamento e all’accompagnamento delle famiglie, uno strumento sempre più necessario in un contesto in cui la fragilità cognitiva cresce e richiede risposte chiare e accessibili.

Il pomeriggio si è concluso con un gesto simbolico e profondo: l’inaugurazione della Panchina Viola, dedicata “a chi, ogni giorno, perde i propri ricordi”, segno permanente di consapevolezza e vicinanza alle persone con disturbi neurocognitivi.

Un momento conviviale ha chiuso l’evento, riunendo ospiti, famiglie, operatori e comunità.

Il decennale è stato anche l’occasione per ricordare che il modello Nuovi Passi è molto più di un insieme di spazi: è un approccio integrato basato su:

  • ambienti progettati per orientare e rassicurare,
  • micro-comunità strutturate,
  • ritualità quotidiane,
  • attenzione ai dettagli,
  • équipe altamente formate,
  • integrazione tra servizi residenziali, semiresidenziali e sostegno alle famiglie.

Una visione che la Fondazione ha saputo sviluppare negli anni, trasformando quella che nel 2015 era un’intuizione pionieristica in un punto di riferimento per tutto il territorio.


Lorena Barison – Direttrice Civitas Vitae Nazareth

«La celebrazione dei dieci anni del Nucleo Nuovi Passi ci ha permesso di guardare a un percorso che, nato nel 2015 come progetto innovativo e quasi pionieristico, è diventato oggi uno dei cuori pulsanti della Fondazione.


In questi anni abbiamo visto crescere un modello che ascolta, accompagna e sostiene, costruito grazie alla professionalità dei nostri professionisti e alla fiducia delle famiglie. 
Il progetto Nuovi Passi è, e continuerà a essere, uno spazio multidimensionale di cura, relazione e di comunità, dove ogni persona trova una casa che riconosce e accoglie.»


Fabio Toso – Direttore Generale Fondazione OIC Onlus

«Il decennale del progetto Nuovi Passi conferma la scelta lungimirante fatta dalla Fondazione: non limitarsi a rispondere al bisogno con posti letto, ma creare ambienti, servizi e professionalità realmente a misura delle persone con decadimento cognitivo.
In dieci anni questo progetto è cresciuto, si è perfezionato ed è diventato un punto di riferimento nei nostri centri servizi e nel territorio. L’aumento delle fragilità cognitive ci chiede di continuare a investire: la Fondazione vuole restare un punto di riferimento, costruendo ogni giorno comunità di cura capaci di guardare al futuro, attraverso la sperimentazione interna che guarda al territorio.

Oggi, continuiamo a guardare al futuro con la consapevolezza che la qualità della cura si costruisce ogni giorno, con innovazione, formazione continua e una presenza costante accanto alle famiglie.»


Monica Rapattoni – Psicoterapeuta Fondazione OIC Onlus

«Ripensare al cammino fatto con il progetto Nuovi Passi significa riconoscere un lavoro iniziato nel 2015 tra urgenze, intuizioni e coraggio. Le sfide non erano solo numeriche: serviva ripensare la cura, gli spazi, la relazione, la competenza del personale. In questo decennio abbiamo visto crescere una visione che mette al centro la qualità della vita delle persone e il supporto alle loro famiglie. Questo non è un traguardo, ma un cammino che continua, forte della sua identità e del suo valore umano.»


Una comunità che cammina insieme

Il decennale del Nucleo Nuovi Passi ha ricordato che la cura non è un atto isolato, ma un’alleanza: tra professionisti, famiglie, ospiti e territorio. Una comunità che – passo dopo passo – continua a costruire luoghi di vita, di ascolto e di dignità.

Guarda il video: https://youtu.be/d8kVnzn4CcY

Articolo di: Eleonora Passarella