

Giornata Internazionale delle Persone Anziane
Fondazione OIC Onlus: 70 anni al servizio della fragilità e della longevità protagonista
Il 1° ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale delle Persone Anziane, istituita dalle Nazioni Unite per ricordare il valore, i diritti e la dignità di chi vive la stagione della longevità.
Per la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus, che da settant’anni pone la persona al centro della propria missione, questa ricorrenza è un’occasione di riflessione e di rinnovato impegno per un futuro che non lasci indietro nessuno.
Una storia che nasce da un gesto di cura…
Era il 1955 quando Nella Maria Berto e don Antonio Varotto accolsero a Padova un piccolo gruppo di donne rimaste sole. Da quell’atto di attenzione e solidarietà è nata una realtà che oggi conta 12 Centri Servizi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia e accoglie oltre 2.200 ospiti.
La visione è stata arricchita dal contributo del professor Angelo Ferro, che trasformò l’OIC da semplice casa di riposo a centro servizi integrato, capace di unire cura, dignità e coesione sociale, anticipando i bisogni di una società che invecchia e i valori di un welfare inclusivo e generativo.
Longevità attiva, inclusiva e dignitosa…
La Fondazione offre una filiera completa di soluzioni per tutte le fasi della vita: residenze per non autosufficienti, per autosufficienti, centri diurni, hospice, ospedali di comunità, nidi per l’infanzia.
La sua missione è costruire ecosistemi di comunità intergenerazionali, in cui la persona anziana non sia isolata, ma viva relazioni quotidiane con bambini, giovani, famiglie e volontari.
Volontariato che diventa rete di solidarietà…
Accanto ai professionisti della Fondazione, un ruolo fondamentale è svolto dal volontariato. Con la Rete Utenti per Caso sono presenti le associazioni V.A.d.A. Civitas Vitae, CEAV e A.V.O., cittadini e famiglie offrono tempo e ascolto, affiancando le équipe multidisciplinari e contribuendo a creare relazioni di prossimità che rendono ogni centro servizi una vera casa.
Grazie ai volontari, la cura non è mai solo sanitaria, ma diventa umanità condivisa, vicinanza e partecipazione attiva.
Formazione e progetti per l’invecchiamento attivo e intergenerazionalità…
La Fondazione non si limita ad assistere: promuove un modello di longevità attiva che vede gli anziani come protagonisti.
Con l’associazione Agorà – Terza Età Protagonista, fondata nel 2006, vengono organizzati percorsi formativi e di crescita personale che aiutano gli over 60 a rimanere protagonisti nella comunità.
Progetti come “Reti Vitali – Connessioni in Gioco” hanno permesso di coinvolgere decine di anziani in laboratori di benessere, alfabetizzazione digitale, sviluppo di nuove relazioni e lotta agli stereotipi sull’età.
Queste sono solo alcune delle iniziative che confermano come la longevità, se accompagnata, possa essere non solo tempo vissuto, ma energia sociale che genera valore per tutte le generazioni.
La persona al centro: sempre.
Per la Fondazione OIC Onlus, l’anziano non è mai un “ospite”, ma il cuore pulsante di ogni azione: dalla cura sanitaria alla ristorazione, dalle attività culturali alle iniziative sportive promosse da Civitas Vitae Sport Education.
Ogni servizio è pensato per rispettare l’unicità della persona, stimolarne autonomia e benessere e rafforzare i legami con il territorio.
In un’Italia che invecchia rapidamente, la Fondazione continua a essere un punto di riferimento nazionale: una comunità che guarda al futuro con l’esperienza e la saggezza di chi vive la longevità.
Una riflessione per il 1° ottobre
La Giornata Internazionale delle Persone Anziane non è solo una ricorrenza: è un invito a ripensare il ruolo della longevità nelle nostre comunità.
Ogni anziano porta con sé memoria, esperienza e valori che diventano risorsa per costruire legami solidi e società più giuste.
La Fondazione OIC Onlus, da 70 anni, incarna questa visione: trasformare la fragilità in forza, la cura in relazione, la solitudine in comunità.
Oggi come ieri, l’impegno è far sì che ogni persona possa vivere con dignità, sentirsi accolta, rimanere protagonista, qualunque sia la sua età o condizione di fragilità.
In un mondo che spesso misura il valore sulla produttività, la Fondazione ricorda che la vera ricchezza è la vita vissuta e condivisa.
Per questo, il 1° ottobre diventa anche una promessa: continuare a costruire luoghi e relazioni in cui la longevità non sia solo un dato anagrafico, ma un orizzonte di speranza e di futuro per tutti.
Articolo di: @eleonorapassarella