Premiamo le Emozioni. Quando la cura diventa racconto: i premiati della 6ª edizione del convegno “Disturbi Neurocognitivi: uno sguardo tra scienza, prassi ed emozioni”.

Anche quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus ha rinnovato il proprio impegno per una società più consapevole, inclusiva e attenta alla fragilità cognitiva, promuovendo la sesta edizione del convegno nazionale “Disturbi Neurocognitivi: uno sguardo tra scienza, prassi ed emozioni”.

L’Alzheimer e le altre demenze rappresentano una sfida sociale di grande rilevanza, che coinvolge non solo le persone direttamente colpite, ma anche le loro famiglie, i professionisti, le comunità e l’intera società.
La complessità di queste patologie – con i loro risvolti psicologici, emotivi, sociali ed economici – richiede un’attenzione costante e un approccio integrato, capace di rispondere ai bisogni di tutti i protagonisti coinvolti.

Per questo motivo, il convegno ha voluto integrare aspetti scientifici, formativi, operativi ed emozionali, promuovendo una buona prassi condivisa tra servizi e reti del territorio. Conoscere e comprendere significa anche ascoltare e condividere le storie di chi vive questa realtà ogni giorno: da qui nasce la call “Premiamo le Emozioni”, un invito ad aprire lo sguardo sulla quotidianità della cura attraverso immagini, fotografie e video che raccontano il valore umano della relazione.

La call “Premiamo le Emozioni”: raccontare la cura attraverso le immagini

La call, rilanciata anche in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer 2025, ha invitato familiari, operatori e caregiver a condividere momenti di vita accanto alle persone con disturbo neurocognitivo.

Le testimonianze visive pervenute – suddivise nelle cinque aree tematiche Famiglia, Domiciliarità, Centro Sollievo, Centro Diurno, Residenzialità – sono state valutate dal Comitato Scientifico composto da Prof. Diego De Leo, Dott. Carlo Gabelli, Prof.ssa Annachiara Cagnin, Dott.ssa Cristina Basso, Dott.ssa Monica Rapattoni e Dott. Davide Ceron, sotto la supervisione del Responsabile Scientifico, Dott.ssa Michela Fernanda Rigon.

La selezione ha portato alla premiazione dei migliori contributi, riconoscendo il valore di chi ogni giorno trasforma la fragilità in dialogo, la cura in racconto e il tempo in memoria condivisa.

I premiati della 6ª edizione

I riconoscimenti della call “Premiamo le Emozioni” sono stati consegnati nel corso del convegno dal Direttore Generale della Fondazione OIC Onlus, Dott. Fabio Toso, e dal Direttore Sanitario, Dott.ssa Michela Fernanda Rigon, nel corso del momento emozionale condotto dal Dott. Davide CeronEducatore Professionale e Referente Responsabile delle attività di coesione sociale della Fondazione OIC.

Un momento di grande intensità, che ha unito il rigore scientifico all’umanità delle esperienze condivise, restituendo al pubblico un messaggio chiaro: la cura è relazione, la relazione è vita.

I vincitori 2025:

  • Famiglia – “Una vita insieme”
    Residenza Margherita – Centro Servizi Stefano Bertacco – Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus
  • Domiciliarità – “Il rametto di menta e il caregiver”
    Progetto ORA – OPSA – a cura di Lucia Borgia
  • Centro Sollievo – “La zona senza tempo” (*doppio podio per il Premio Speciale)
    Associazione Alzheimer Piove di Sacco OdV – a cura di Giusy Molena
  • Centro Diurno – “La gentilezza del tempo”
    UOC Geriatria, Azienda Ospedale Università di Padova – a cura di Adele Ravelli e Maria De Vita
  • Residenzialità – “Pet therapy, carezze che risvegliano la memoria, tenerezze a quattro zampe per anziani speciali” – Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus – a cura di Alessandra Papaleo

Un messaggio che unisce: “Insieme, molto è ancora possibile”

“La cura non è solo assistenza, ma una relazione che genera significato, dignità e futuro” – ha ricordato il Dott. Fabio Toso, chiudendo la cerimonia.
Con le parole della Dott.ssa Michela Fernanda Rigon, si è rinnovato l’invito a “guardare alla demenza non solo come una patologia, ma come una condizione di vita che può essere accompagnata con empatia, competenza e speranza”.

La Fondazione OIC Onlus rinnova così il proprio impegno per costruire una rete sempre più forte, consapevole e umana, capace di accompagnare ogni persona con competenza, amore e dignità.


Insieme, molto è ancora possibile.

Guarda il video: https://youtu.be/66U71pLnI6E?si=3CgKY10y9_n8K6b7

Articolo di: Eleonora Passarella